Pastorale Scolastica

Diocesi di Piacenza-Bobbio

Il Santo viaggio Febbraio

Il leone
Uno scultore stava lavorando con il suo martello e lo scalpello ad un grande blocco di marmo. Un bambino, che stava passeggiando leccando il gelato si fermò a guardare la pioggia di polvere bianca e le pietruzze che cadevano a lato. Non sapeva che cosa quell’uomo stesse facendo e gli sembrava un po’ strano. Qualche settimana dopo il bambino ripassò davanti allo studio e con sua grande sorpresa vide un grande e possente leone al posto dove prima c’era il blocco di marmo. Tutto eccitato il bambino corse dallo scultore e gli disse: “Signore, dimmi, come hai fatto a sapere che c’era un leone nella pietra?”.

Ogni istante della tua vita è una pagina bianca. Tocca a te scriverla. E, anche se a qualcuno puoi sembrare un blocco di pietra, dentro di te c’è un leone. Tocca a te farlo uscire.

Una strana forma di preghiera
Prova a pregare il giornale. Specialmente le pagine di cronaca, protagonisti centinaia di sconosciuti.
Fai passare nella tua preghiera tutto il mondo.
Obbliga la tua preghiera a camminare lungo le strade degli uomini.
Lo so che il Signore sa già tutto.
Eppure ha bisogno delle nostre informazioni.
Lui non ha bisogno del giornale.
Ma ha bisogno di te.
Le notizie, nella loro crudezza, le possiede già.
Ma aspetta quelle stesse notizie filtrate dal tuo amore, interpretate dalla tua sensibilità.
E’ questo il giornale che interessa al Signore.
I drammi, le angosce, le attese, le gioie, le follie, gli avvenimenti degli uomini, conosciuti attraverso le vibrazioni che suscitano in te (Alessandro Pronzato).

La scuola è inutile?
Mai un inventore è stato così incompreso come colui che un giorno ha inventato la scuola.
Generazioni di studenti hanno pensato a potersela togliere dai piedi (magari illudendosi che il lavoro sarebbe stato una grande vacanza…).
Generazioni di insegnanti l’hanno sopportata, con la prospettiva di una pensione liberatrice.
Eppure…
Quanti studenti hanno pensato che al di là della battaglia navale durante l’ora di matematica e del diploma a fine anno la scuola fornisse mezzi per affrontare meglio la vita …
Quanti professori hanno ritenuto che, oltre alla capitale del Nepal e al secondo teorema di Euclide, fosse importante per i loro allievi imparare a capire la società con le sue tradizioni, le sue norme, le sue incertezze…
Quanti, durante la pandemia e la chiusura delle scuole, hanno desiderato tornare in aula, per rivivere la bellezza dell’incontro e la gioia di condividere un itinerario di crescita…

Il diritto di parlare
Un noto professore ateo terminò la sua dotta conferenza in cui aveva attaccato Gesù in tutti i modi con il classico: “Qualche domanda?”. Un ex notorio ubriacone, che si era convertito da poco, si alzò e cominciò lentamente a sbucciare un’arancia.
“Allora?”.
Quello continuò imperturbabile e cominciò a mangiare uno spicchio dopo l’altro. Infine chiese al professore: “Era dolce o asprigna?”.
“Come faccio a saperlo? Non l’ho mica assaggiata!”.
“Così con Gesù. Come fai a parlarne in questo modo, se non lo hai mai incontrato?”
E’ il principio più importante dell’educazione: nessuno guida un altro dove non è mai stato

La responsabilità dell’educatore
Mi reggevano,
perché non cadessi.
Mi frenavano,
perché non scappassi.
Mi impaurivano,
perché non amassi.
Mi colpevolizzavano,
perché non vivessi.
Adesso
Con la vita mia
tutta nelle mie mani
ho paura di cadere
ho paura di scappare
ho paura di amare
ho paura di vivere