Pastorale Scolastica

Diocesi di Piacenza-Bobbio

IL Santo Viaggio Marzo 2022

Giallo in fabbrica
Una fabbrica aveva problemi di furti. Ogni giorno veniva rubata della merce. Così venne assunta una guardia che controllasse gli operai all’uscita. Ultimo ad uscire era sempre un omino che spingeva un carrello pieno di rifiuti; e la guardia frugava tra mozziconi, bicchieri di plastica, involucri di alimenti… ma non trovava mai nulla. Una sera il guardiano, esasperato, disse all’uomo: “Senti, lo so che sei tu il ladro, ma non riesco a scoprirti. Se mi dici come fai prometto di non denunciarti”.
“Semplice, rispose l’uomo, io rubo carrelli!”.
Pensiamo che il senso della vita stia nell’avere premi e piaceri. Così rovistiamo tra i nostri giorni, i nostri anni, alla ricerca della ricompensa, del successo, come la guardia che cerca le cose di valore tra i rifiuti, lasciandosi scappare la cosa più ovvia: quando avremo imparato a vivere, la vita stessa sarà la ricompensa

Mass media
*I mezzi di comunicazione toccano il problema della originalità e della libertà dell’uomo, di ogni uomo, anche a sua insaputa. *Chi ti propone un messaggio non sempre ha un interesse per te uomo: a lui interessi in quanto consumatore, in quanto gli servi. *La formula della tecnica pubblicitaria americana: “Noi non insegniamo a vendere prodotto, ma a comprare l’acquirente”. *Vedi gli spot in TV? Ricordati che non offrono solo prodotti, ma atteggiamenti… Dietro ci sta una mentalità, un certo modo di pensare la vita. *Chi fa la pubblicità cerca continuamente di scoprire di che cosa ha bisogno la gente, o di indovinare di che cosa potrebbe aver bisogno o di suggerire nuovi bisogni, o persino di persuadere la gente che ha bisogno di cose di cui, in realtà, non ha bisogno affatto.

Socrate, passeggiando nel mercato di Atene, dopo aver osservato le merci esposte, disse: “Oggi ho scoperto di quante cose NON ho bisogno!”

Dove cercare Dio
Trovare Dio in tutte le cose è una meta stupenda. E’ il frutto che matura in colui che si mette in cammino e dirige i suoi passi verso il cuore. E’ lì che Dio si nasconde, nel cuore di tutto ciò che esiste. Dio è il cuore della nostra vita. Trovare Dio in tutte le cose è partire dalle cose per trovare Dio. Fermati. Osserva. Non vedi che le cose “parlano”? Che cosa provi quando vedi che il sole tramonta? E quando osservi un fiore? Una zolla di terra, un lembo di cielo, un frammento di pane, l’acqua che bolle nella pentola… sono tutte cose che possono sorprenderti. Fermati ancora. La preghiera è dentro di te. E’ il tuo essere che prega. Anche quando non ci pensi. Anche quando non gli “corri” dietro. Adesso sai dov’è Dio. Hai ancora bisogno di cercarlo? (Oreb, Scuola di preghiera).

Parlaci dei figli
I vostri figli non sono i vostri figli.
Sono i figli e le figlie della fame che in se stessa ha la vita.
Essi non vengono da voi, ma attraverso di voi.
E non vi appartengono, benchè viviate insieme.
Potete amarli, ma non costringerli ai vostri pensieri., poiché essi hanno i loro pensieri.
Potete custodire i loro corpi, ma non le anime loro, poiché abitano case future, che neppure in sogno potete visitare.
Cercherete d’imitarli, ma non potrete farli simili a voi, poiché la vita procede e non s’attarda su ieri.
Voi siete gli archi da cui i figli, le vostre frecce vive, sono scoccati lontano.
L’Arciere vede il bersaglio sul sentiero infinito, e con la forza vi tende, affinchè le sue frecce vadano rapide e lontane.
In gioia siate tesi nelle mani dell’Arciere.
Poiché, come ama il volo della freccia, così l’immobilità dell’arco (K. Gibran, Il profeta).

Il gatto
Un bambino di 9 anni scrive: “Il mio gatto è un po’ spelacchiato perché la sua mamma lo lecca sempre come se fosse un gelato.
Fa così perché vuole che il suo cucciolo sia sempre pulito e non faccia brutte figure quando va a passeggio con gli amici.
Nell’istituto vicino a casa mia ci sono dei bambini orfani che a volte piangono perché non hanno nessuno che li lecca.
Non è giusto, perché tutti i bambini dovrebbero essere leccati dalle loro mamme quando sono piccoli”
Se qualcuno ama un fiore di cui esiste un unico esemplare in milioni e milioni di stelle, solo guardare le stelle basta a farlo felice.
Può dirsi: “Il mio fiore è là, in qualche luogo…”. Ma se la pecora mangia il fiore, è come se per lui tutto a un tratto le stelle si spegnessero… (Dal Piccolo Principe)