Pastorale Scolastica

Diocesi di Piacenza-Bobbio

Il santo viaggio… Ottobre 2017

Hai sentito quell’uccello cantare?
Taci e osserva la danza. Non devi far altro che guardare: una stella, un fiore, una foglia che cade, un sasso… Guarda. Ascolta. Odora. Tocca. Gusta. E non ti ci vorrà molto per vedere lui, il Danzatore stesso! Che cos’hai detto? Che hai sentito cantare decine di uccelli e visto centinaia di alberi? Ah, è l’albero che hai visto o l’etichetta? Quando guardi un albero e vedi un miracolo… allora, finalmente, hai visto un albero! Il tuo cuore non si è mai riempito di meraviglia senza parole nell’udire il canto di un uccello?
Preghiera
I miei desideri, Signore, sono come i fiori di una pianta. Non tutti giungeranno a maturazione; ma è bello che la pianta sia ricca di una abbondante fioritura. Tu sei Bellezza e i miei fiori sono il tuo riflesso: tu li guardi e te ne compiaci. E a me basta che tu ne sia contento Non dirò che di fiori non si vive: tu sai il perché dei fiori che hai messo sulla mia pianta. Il frutto l’aspetto da te. I desideri che resteranno fiori, i desideri che porterai a compimento, siano tutti per te.
I tre spaccapietre
Durante il Medioevo un pellegrino aveva fatto voto di raggiungere un lontano santuario. Dopo alcuni giorni di cammino si trovò in una stradina. Qua e là degli uomini, seduti per terra, scalpellavano grossi frammenti di roccia per ricavare blocchi di pietra. Il pellegrino si avvicinò al primo degli uomini. “Che cosa fai?”, chiese. “Non lo vedi? Disse quello sgarbato, mi ammazzo di fatica”. Il pellegrino riprese il cammino e si avvicinò al secondo spaccapietre. “Che cosa fai?” gli chiese. “Non lo vedi? Lavoro per mantenere mia moglie e i miei figli”, rispose l’uomo. Il pellegrino giunse in cima alla collina. Si avvicinò al terzo spaccapietre. “Che cosa fai?”, chiese il pellegrino. “Non lo vedi? rispose l’uomo sorridendo con fierezza, sto costruendo una cattedrale!”. E con il braccio indicò la valle, dove si stava innalzando una grande costruzione, ricca di colonne e di archi. E tu cosa fai? E’ il perché che fa la differenza. C’è una bella differenza tra l’ammazzarsi di lavoro” e “costruire una cattedrale”…
Il semaforo blu
Una volta il semaforo che sta a Milano, in piazza del Duomo fece una stranezza. Tutte le sue luci, ad un tratto, si tinsero di blu, e la gente non sapeva più come regolarsi. Gli automobilisti strepitavano e i pedoni si mostravano impazienti. Venne finalmente un vigile per districare il traffico, mentre un suo collega cercò la cassetta dei comandi per riparare il guasto e tolse la corrente. Prima di spegnersi il semaforo blu fece in tempo a pensare: “Poveretti! Io avevo dato il segnale di via libera per il cielo. Se mi avessero capito, ora tutti saprebbero volare. Ma forse gli è mancato il coraggio”. E tu? Insegui le cose da fare? Sai guardare in alto? Sai trovare nei tuoi affanni il momento per mettere un po’ di cielo nella tua vita?
Perché questo foglio
Questo sussidio, che l’Ufficio Diocesano di Pastorale Scolastica predisporrà ogni mese, per la durata dell’intero anno scolastico, vuole essere un’occasione rivolta ai cristiani che operano nella scuola, per fermarsi un poco, per sostare, e raccogliere la propria vita e il proprio agire intorno a Gesù Cristo, che li motiva e dona loro senso. Leggere e meditare queste semplici righe può inoltre farci sentire più Chiesa, perché consapevoli che altri, in tutte le scuole della Diocesi, cercano di vivere con coraggio e passione, pur tra mille difficoltà, la loro fede.
Il direttore dell’Ufficio Diocesano di Pastorale Scolastica (G. Marchioni)