Pastorale Scolastica

Diocesi di Piacenza-Bobbio

Il Santo Viaggio Marzo 2018

Meditazioni per il sostegno spirituale degli operatori scolastici

L’immaginazione prigioniera I potenti non fanno altro che scoraggiare l’anelito verso il futuro. Per farlo creano un numero sempre più grande di oggetti appetibili, che catturano la mente, impedendole di staccarsi da essi. E uno finisce per convincersi di essere libero soltanto perché c’è molta libertà di scelta nel campo delle distrazioni, del gioco, dei consumi. Questa è una libertà basata sul capriccio, sulla vanità. In realtà manca la vera libertà. Quella di essere se stessi. Di creare il futuro. Siamo forse in una società che permette l’esercizio della libertà in territori innocui, per impedire all’uomo di avventurarsi sul terreno scomodo dell’atto creativo…
Preghiera Ti cerco, ho bisogno di incontrarti, ho bisogno che i tuoi occhi fissino i miei. Parlarti, a faccia a faccia, come amico ad amico. Mi chiami a pregare perché ti stia davanti: a volte in silenzio e allora se tu parli io ti ascolto. A volte parlo io e so che, se tu taci, mi ascolti. Quando tu taci, lo so per fede che mi ascolti, ma è duro il tuo silenzio. So che ci sarà un momento in cui né io né te diremo più parole … e sarà vero che potrò abbandonarmi nella fiducia e nella speranza alle grandi cose che tu solo sai e vuoi fare in me, quando e come vuoi.
Nel paese dei draghi Grifagno I era il re del paese dei draghi. A volte al re prudevano gli unghioni e lui calmava il prurito mangiandosi un innocente draghetto, salvo poi pentirsi di quello che aveva fatto. Un bel giorno decise di farsi tagliare gli unghioni. Senza unghie il re divenne vegetariano e i draghi del regno non potevano essere più contenti. Un giorno però il re perse le forbici, gli unghioni crebbero e cominciarono a prudere. Stava per afferrare un draghetto, che lo fermò dicendogli: “Sei il re. Le tue unghie non ti ubbidiscono?”. “Tutti mi ubbidiscono, anche le mie unghie”, ribattè seccato il re. “E allora falle rientrare!”. Disse il piccoletto. Il re ritrasse gli artigli. “Ecco, adesso sei un vero re”. Grifagno I pensò: “Ha ragione il piccoletto. Ma com’è difficile essere re delle proprie unghie!” Com’è difficile essere re delle proprie voglie, dei propri istinti…
 Il venditore di cappelli Nella lontana Tunisia un venditore di cappelli, dopo una giornata faticosa, si era messo a dormire in un bosco di piante di limone. Non si era accorto della presenza di scimmie, che come tutti sanno sono abili imitatrici. Le scimmie, mentre il venditore dormiva, gli rubarono tutti i cappelli che aveva in valigia. Al suo risveglio il venditore si arrabbiò; mostrò alle scimmie il pugno, ed esse fecero altrettanto; lanciò loro dei sassi ed esse lo bersagliarono con i limoni. Il pover’uomo si prese il capo tra le mani e, con un gesto rabbioso, si tolse il cappello che aveva in testa e lo scaraventò a terra. Indovinate cosa accadde? Le scimmie, che avevano imitato ogni suo gesto, lanciarono a terra tutti i cappelli. Al venditore non restò altro che raccoglierli. Era salvo!
Messaggeri di amore Cerchiamo di vivere lo spirito di una totale dedizione a Dio, di amorosa fiducia reciproca e di affetto verso tutti. Se accettiamo realmente questo spirito, ci trasformeremo in autentici collaboratori di Cristo, cioè in messaggeri del suo amore. Questo spirito deve irradiare dai vostri cuori sulle vostre famiglie, sui vostri vicini, sul vostro quartiere, sulla vostra città, sul vostro paese, sul mondo intero. Dobbiamo sforzarci di accumulare riserve di amore, di mansuetudine, di comprensione, di pace. Se cerchiamo prima il Regno di Dio, il resto verrà da solo (Madre Teresa di Calcutta) Come vivi? Scimmiottando gli atteggiamenti alla moda? Dirigi la tua vita, seguendo i tuoi valori!