Il Santo Viaggio Aprile 2019
La mappa del Vangelo Disse qualcuno che “la vita ci è data per cercare Dio, la morte per trovarlo, l’eternità per possederlo” (J. Nouet). Perciò, come un atleta si prepara, allenandosi, alla gara, così l’uomo abita una frazione di tempo per prepararsi all’incontro con Dio. La tua vita terrena è come un monte da scalare per godere l’aria pura della vetta; tu sei come un fiore che deve farsi largo nella terra per sbocciare nella visione di Dio. L’atleta segue le indicazioni dell’allenatore. Anche il fiore s’incunea dove la terra è più friabile e si rivolge irresistibilmente verso la luce. Così anche tu hai da lasciarti istruire e guidare da Dio che ti indica la via, percorrendo la quale la tua esistenza sboccerà in pienezza. Per raggiungere questa pienezza hai bisogno di una mappa, di una lampada che faccia luce ai tuoi passi, altrimenti incerti. Questa mappa è il Vangelo, custodito dalla Chiesa.
I tre discepoli Dopo un lungo periodo di vita comune, passato nello studio e nella meditazione, tre discepoli avevano lasciato il vecchio maestro per incominciare la loro missione nel mondo. Dieci anni più tardi i tre discepoli tornarono a far visita al maestro. L’anziano monaco li fece accomodare intorno e ognuno raccontò la propria esperienza. “Io”, cominciò il primo, “ho scritto tanti libri e venduto milioni di copie”. “Tu hai riempito il mondo di carta”, disse il maestro. “Io”, prese a dire il secondo, “ho predicato in migliaia di posti”. “Tu hai riempito il mondo di parole”, disse il maestro. “Io ti ho portato questo cuscino perché tu possa appoggiare senza dolore le tue gambe malate”, disse il terzo. “Tu”, sorrise il maestro, “tu hai trovato Dio”. In ginocchio, davanti agli apostoli, Gesù si definisce loro maestro facendosi loro servitore (G. Bessieres)
I segni del passaggio di Dio Vai oltre ciò che sei. Vai oltre ciò che sai. Vai oltre ciò che fai. Non fermarti mai, perché tuo destino è l’essere pellegrino. Vai nel deserto della città, piena di gente e vuota d’amici; nel deserto della casa, colma di cose e vuota di sorriso; nel deserto della fabbrica ove soffia il vento del conflitto permanente e mai la brezza dell’amore, nel deserto della strada ove passano tante generazioni ma tutte incomunicanti. Devi andare ogni giorno per ricercare i segni del passaggio del tuo Dio. Devi andare perché c’è una pietra che aspetta te per essere spaccata sì da far uscire la fontana dell’acqua viva. Devi andare e non aver paura di quello che dicono gli altri, di quel che fanno gli altri, perché Dio è con te e nulla è contro di te. Aiutami, Signore, ad uscire allo scoperto, sotto il sole e le stelle di ogni ora, nella mischia e nella tempesta di ogni giornata, per essere volto e voce del tuo vangelo. Amen
Il fabbro All’epoca dei castelli di pietra e dei prodi guerrieri un baldo ragazzotto decise di diventare fabbro. Cominciò facendo l’apprendista ed imparò velocemente le tecniche del mestiere. Era veramente bravo: sapeva forgiare spade perfette ed elmi leggeri e resistenti. Così trovò un posto nell’officina del palazzo reale. Tutta la sua abilità, però, si rivelò inutile perché non aveva imparato la cosa più semplice: l’uso dell’acciarino per accendere il fuoco, indispensabile per il suo lavoro. E’ ovvio che i nostri giovani devono assimilare certe competenze, devono prepararsi a vivere nel ventunesimo secolo. Ma se non offriamo loro nient’altro, se neghiamo l’aspetto spirituale, non facciamo che occuparci dei dettagli dell’esistenza, come se essa non avesse un centro. In talune culture il processo di scoperta di questo centro spirituale è semplicemente chiamato ‘imparare ad essere umani’.
Vivi! Sorella mia! Fratello mio! Ama e soffri. Prega e sorridi. Lavora e spera. Costruisci e canta. Adora e fai silenzio. Rifletti e parla. Cresci e rimani fanciullo. Sii utile e non accorgerti di esserlo. Dai la tua mano e non aspettarti niente. Fai il tuo lavoro e loda quello fatto da altri. Fratello mio! Sorella mia! Lasciati bruciare dal sole e incantare dalle stelle. Lasciati cullare dal mormorio del vento e accarezzare dalla brezza del mattino. Lasciati incantare dalla bellezza di un fiore e commuovere dalla poesia di un sorriso. Vivi l’attimo del tuo impegno per scoprire vicino a te il volto del Padre, che ha i lineamenti di chi ti passa accanto. Vivi l’oggi del tuo respiro con il cuore che batte i rintocchi del domani che avanza.