Pastorale Scolastica

Diocesi di Piacenza-Bobbio

Il Santo viaggio Ottobre 2019

I vostri figli non sono vostri… I vostri figli non sono i vostri figli. Sono i figli e le figlie della fame che di se stessa ha la vita. Essi non vengono da voi, ma attraverso di voi. E non vi appartengono, benchè viviate insieme. Potete amarli, ma non costringerli ai vostri pensieri. Poiché essi hanno i loro pensieri. Voi siete gli archi da cui i figli, le vostre frecce vive, sono scoccati lontano. L’Arciere vede il bersaglio sul sentiero infinito, e con la forza vi tende, affinchè le sue frecce vadano rapide e lontane. In gioia siate tesi nelle mani dell’Arciere. Poiché, come ama il volo della freccia, così l’immobilità dell’arco (K. Gibran, Il profeta, Feltrinelli). ”Vi assicuro che se due di voi, in terra, si troveranno d’accordo su quel che devono fare e chiederanno aiuto nella preghiera, il Padre mio che è in cielo glielo concederà. Perché, se due o tre si riuniscono per invocare il mio nome, io sono i mezzo a loro” (Mt 18,19-20). Cerca chi, nella tua scuola, può condividere la fede nel Risorto. Vi sosterrete a vicenda, se possibile con la preghiera comune; ma semplicemente guardandovi negli occhi troverete nella vostra unità, innestata nello Spirito di Cristo, il coraggio e la forza per donarvi senza riserve, per essere educatori veri. Scoprirete così la bellezza della comunione fraterna “vissuta grazie a quei continui ricominciamenti che sono le riconciliazioni” (R. Schutz). Vivendo e lavorando insieme ne avrete continua necessità. Diverrete esperti, con il frequente esercizio, di ascolto e di perdono. Il perdono è la prua dell’amore. E “l’amore è la prima e più comune forma di emozione che conduce alla collaborazione” (B.Russel).

Dormivo e sognavo che la vita era gioia. Mi svegliai e vidi che la vita era servizio. Volli servire e vidi che la vita era gioia” (Tagore)

La storia del rasoio pigro Nella bottega di un barbiere c’era un bel rasoio. Un giorno tirò fuori la sua lama, che riposava nel manico come in una guaina e rimase meravigliato dei bagliori che il sole produceva specchiandosi in essa. Pensò: “Ed io dovrei consumarmi nel tagliare barbe a zoticoni che affollano questa bottega?”. Così si nascose e per molti mesi non si fece trovare. Finalmente un giorno decise di uscire dal suo manico. Ahimè! La lama, divenuta scura come una sega arrugginita, non rispecchiava più lo splendore del sole.La stessa fine è riservata alle persone che, invece di spendere e donare le loro qualità, preferiscono venire corrose dalla ruggine dell’indifferenza e dell’egoismo. (Liberamente tratta da una favola di Leonardo da Vinci)

La fede in azione è amore; l’amore in azione è servizio (Madre Teresa di Calcutta)

Tutti siamo figli Non tutti gli uomini vivono direttamente l’esperienza della paternità, tutti però sono figli. Sappiamo tutti che cosa significa avere alle spalle una figura di padre che ci ama. Chi l’ha perduta ricorda sempre di averla avuta. Chi non ha mai avuto la gioia di conoscerla, la sogna sempre. E chi ne fosse rimasto deluso, continua a immaginare come molte cose sarebbero cambiate se fosse stato diverso. Gesù ha vissuto un rapporto bello con il Padre, quel Dio di cui anche noi siamo figli. Sperimentiamo il suo amore nella nostra vita?

Questo sussidio, che l’Ufficio Diocesano di Pastorale Scolastica predisporrà ogni mese, per la durata dell’intero anno scolastico, vuole essere un’occasione rivolta ai cristiani che operano nella scuola, per fermarsi un poco, per sostare, e raccogliere la propria vita e il proprio agire intorno a Gesù Cristo, che li motiva e dona loro senso. Leggere e meditare queste semplici righe può inoltre farci sentire più Chiesa, perché consapevoli che altri, in tutte le scuole della Diocesi, cercano di vivere con coraggio e passione, pur tra mille difficoltà, la loro fede.

Il direttore dell’Ufficio Diocesano della Pastorale Scolastica  (G. Marchioni)