Pastorale Scolastica

Diocesi di Piacenza-Bobbio

Il Santo viaggio Aprile 2021

Preghiera per la famiglia
O Dio,
che dall’inizio hai mirabilmente
istituito il matrimonio
alla luce del mistero di Cristo e della Chiesa,
concedi ai noi tuoi fedeli,
uniti da un vincolo perenne e fecondo,
di essere generosi ministri della tua carità
e di educare i figli con vigile cura
secondo lo spirito del Vangelo.

La Grazia di Cristo, tuo Figlio,
rinnovi ogni giorno le nostre famiglie,
e sostenga i coniugi cristiani, perchè,
vivendo in santità la comunione sponsale,
giungano alla perfezione della carità evangelica.

Santifica, o Padre, con il tuo Spirito
gli affetti che animano le nostre famiglie;
fa che l’amore vicendevole e sincero dei genitori
e la dedizione devota e riconoscente dei figli
trovino principio e sostegno nel sacrificio di Cristo.
Amen.

Il decollo
L’aeroporto di una città ven­ne investito da un furioso temporale. I passeggeri attraversarono di corsa la pista per salire su un DC3 pronto al decollo per un volo interno.
Il decollo era prossimo e un uomo dell’equipag­gio chiuse il pesante portello dell’aereo.
Improvvisamente si vide un uomo che correva ver­so l’aereo, riparandosi come poteva, con un imper­meabile. Il ritardatario bussò energicamente alla porta dell’aereo, chiedendo di entrare. L’hostess gli spie­gò a segni che era troppo tardi. L’uomo raddoppiò i colpi contro lo sportello dell’aereo. L’hostess cer­cò di convincerlo a desistere. «Non si può… E’ tar­di… Dobbiamo partire», cercava di farsi capire a se­gni dall’oblò.
Niente da fare: l’uomo insisteva e chiedeva di en­trare. Alla fine, l’hostess cedette e aprì lo sportello. Tese la mano e aiutò il passeggero ritardatario a issarsi nell’interno.
E rimase a bocca aperta. Quell’uomo era il pilo­ta dell’aereo.
Attento! Non lasciare a terra il pilota della tua vita.

La parabola del fico sterile «Un tale aveva un fico piantato nella vigna e venne a cercarvi frutti, ma non ne trovò. Allora disse al vignaiolo: “Ecco, sono tre anni che vengo a cercare frutti su questo fico, ma non ne trovo. Taglialo. Perché deve sfruttare il terreno?” Ma quegli rispose: “Padrone, lascialo ancora quest’anno, finche io gli zappi attorno e vi metta il concime e vedremo se porterà frutto per l’avvenire, se no, lo taglierai”». (Lc 13,6-9)
Spunti per la riflessione
Gli alberi di fico, in Palestina, producono due volte all’anno: maggio-giugno e quella più importante in agosto-ottobre. Dopo tre anni di vita una pianta di fico di solito dà frutti.

La storia del fico è la nostra storia.

  • Che cosa rappresentano i frutti?
  • Perché la pianta non ne dà?
  • Chi è il contadino? E il padrone?

Che cosa rappresentano il concime e il lavoro di zappa?

Verso la Pasqua, al tempo del Coronavirus
Giorno dopo giorno, costretti ad ascoltare
la conta dei morti, prima degli scampati.
Domani sarò fra gli uni o gli altri?
Veloce mi rincorre impalpabile nemico,
avido di iniettarmi il suo orrido veleno.
Timore, sospetto, isolamento
rendono ansiosi i giorni che inquietano la sera.
Anche oggi ho vinto e stanco mi preparo a nuova lotta.
Per quanto ancora?
Ma quando esausto cesserò il combattimento,
non sarà del nemico la Vittoria.

don Carlo 83 anni (10.3.20)

Le piccole cose
Un giovane studente che aveva una gran voglia di impegnarsi per il bene dell’umanità, si presentò un giorno da San Francesco di Sales e gli chiese:
“Che cosa devo fare per la pace del mondo?”.
San Francesco di Sales gli rispose sorridendo:
“Non sbattere la porta così forte…”.

Sono sempre i piccoli inconvenienti che fanno i grandi litigi. A volte i divorzi cominciano per dei calzini dimenticati sotto il letto. Ma anche i grandi amori sono fatti di tante piccole cose.